Alberto Oldrini ha annunciato l’intenzione di non candidarsi alla tornata elettorale del prossimo settembre. La decisione è stata comunicata nel corso della Conferenza stampa tenutasi in Cenobio, al Castello di Legnano, martedì 9 luglio, l’occasione per fare un bilancio dei quattro anni passati a ricoprire l’importante carica e motivare la non ricandidatura.
Il Gran Maestro del Collegio dei Capitani ha ancora una volta affermato come “Mi sia sempre piaciuto vestire il mantello di una carica importante cui mi sono costantemente dedicato e che credo di aver onorato in questo quadriennio di lavoro, in cui non sono mai venuto meno agli impegni, spesso gravosi, che la carica stessa impone. Dopo quattro anni, lascio ad altri l’incombenza di continuare su basi solide”.
E, ha continuato, “desidero ringraziare i due Direttivi che sono stati al mio fianco, così come i miei due vice: Rino Franchi, che mi ha preso per mano con la sua esperienza, e Luca Bonini, con cui ho continuato un lavoro proficuo. Ringrazio anche i Supremi Magistrati, il Cavaliere del Carroccio e il presidente della Famiglia Legnanese con cui insieme abbiamo migliorato immagine e sostanza del Palio, eccellenza cittadina che tutti ci riconoscono anche fuori città. Abbiamo lavorato nel sociale, e quando la nostra comunità ha chiamato il mondo del Palio non ha mai fatto mancare il proprio contributo. Abbiamo costruito una pista addestramento corse che tutti ci invidiano, abbiamo posto le basi per la Fondazione che gestirà il Palio negli anni a venire, abbiamo dato nuovo vigore alla Provaccia, portandola a numeri di tutto rispetto sia dal punto di vista degli spettatori che di qualità di spettacolo e corsa.” Senza dimenticare i quattro Galà di primavera, svoltisi “ogni volta in una location diversa per sottolineare differenti eccellenze legnanesi”, e le tre Feste al Castello “frutto della collaborazione di tutte le Contrade, duecento persone che insieme hanno costruito giornate indimenticabili all’insegna della storia e del divertimento”. Lungo tutto il suo intervento, Oldrini non si è stancato di nominare e ringraziare le Contrade, “linfa vitale del nostro Palio, con cui, aldilà di discussioni e inevitabili divergenze, siamo sempre riusciti a trovare la via per operare al meglio”.
Quando i giornalisti hanno chiesto cosa invece non sia andato per il verso giusto in questi anni di reggenza, Oldrini ha risposto: “l’arena, un progetto su cui ho puntato molto, che pare piacere a tutti ma che non si è riusciti realizzare concretamente. E poi la particolarità delle mie due elezioni: ho vinto la prima di fronte ad altri due candidati, e credo sia stata la prima volta nella storia del Collegio che si presentavano tre sfidanti, mentre nella seconda mi sono trovato di fronte a tante schede bianche quando ero l’unico candidato.”
Assente Rino Franchi per impegni personali, il vice Gran Maestro Luca Bonini ha a sua volta ringraziato il suo GM con affetto, sottolineando come “Alberto non sia una persona facile, e devo dire che anche se in qualche passaggio abbiamo avuto confronti in merito a visioni differenti, il risultato è sempre stato costruttivo: lavorando assieme, ci siamo capiti e abbiamo intrapreso un cammino comune che credo abbia prodotto ottimi risultati. Per me è stato un maestro di Palio e il tratto distintivo di Alberto è sempre stata la passione, poiché senza quella non si va avanti, si soffoca nei personalismi”.
Dopo aver ringraziato gli sponsor, tutti i collaboratori (dalla segreteria all’ufficio stampa, dai fotografi ai redattori del Carroccio) e la stampa locale “sempre vicina al mondo del Palio, con la cronaca, gli interrogativi e le critiche, sempre costruttive” il Gran Maestro ha aperto alle domande dei giornalisti. Ma il momento più toccante è stato quando il figlio Andrea ha chiesto al babbo “cos’è stato per te il Palio?” e il commosso Alberto ha risposto “uno stile di vita, che ancora oggi mi emoziona come quando mi ci avvicinai per la prima volta, tanti anni fa”.