A Sant’Ambrogio la Provaccia, XXXVI edizione del memorial Favari

Provaccia 2021 – XXXVI Memorial Favari per la prima volta coi cavalli mezzosangue
7 Settembre 2021
24 Settembre 2021
Mostra tutti

A Sant’Ambrogio la Provaccia, XXXVI edizione del memorial Favari

Con Federico Guglielmi su Ares Elce, la Contrada gialloverde si aggiudica la sua dodicesima Provaccia.
La XXXVIa edizione del Memorial Favari si è svolta la sera di venerdì 17 settembre 2021, di fronte a spettatori attenti alle regole imposte dall’emergenza sanitaria.

Alle 19.45 in punto entra di corsa la Fanfara dei Bersaglieri “Aurelio Robino” – diretta da Carlo Lattuada e dal suo vice Carlo Colombo – che si posiziona a centrocampo per un concerto “squillante” concluso sulle note di Me car Legnan.
Alle 20.15 sfilano le Reggenze, acclamate dai propri sostenitori al passaggio dai settori loro riservati.
La fanfara intona l’inno nazionale italiano e subito dopo il Gran Maestro estrare la composizione delle batterie, che vedranno ai canapi:
la prima
San Martino (Antonio Mula su Zenios)
Sant’Erasmo (Sebastiano Murtas su Settantuno)
Sant’Ambrogio (Federico Guglielmi su Ares Elce)
Legnarello (Michel Putzu su Peter Pan)
La seconda
San Domenico (Jacopo Pacini su Vis à vis)
San Magno (Marco Bitti su Hakara Trois)
La Flora (Rocco Betti su Boston George)
San Bernardino (Alessandro Chiti su Ambra da Clodia).

Segue un momento particolarmente toccante, con la consegna da parte del Gran Maestro alla consorte Ilaria, di una targa a ricordo dell’indimenticabile Andrea Mari recentemente scomparso (“A te che amavi correre libero…”) unitamente a un contributo per la terapia neonatale dell’ospedale di Siena, cui lo stesso Mari era molto legato.

A passo di corsa la fanfara lascia il campo e alle 20.53 entrano i cavalli, che solo cinque minuti dopo saranno pronti alla mossa, buona la prima con Sant’Ambrogio che parte di rincorsa dietro a San Martino e Sant’Erasmo, mentre Legnarello appare subito fuori dai giochi. San Martino saldamente al comando e Sant’Ambrogio che soffia la finale a Sant’Erasmo.

Per la seconda batteria la mossa è decisamente più complicata, dopo cinque false, San Bernardino parte in testa tallonato da San Domenico. Dietro di loro La Flora e San Magno che però si toccano e cadono uscendo di scena fortunatamente senza nessun danno, né per i fantini né tantomeno per i cavalli, con lo scosso della Flora che, dopo essere arrivato terzo, farà altri quattro giri (alla faccia di chi dubitava della tenuta dei mezzosangue!).

Mentre i concorrenti si riposano e preparano per la finale, tornano a centrocampo le Reggenze per gli Onori al Gran Maestro, che nel suo discorso ribadisce l’orgoglio, il privilegio di essere legnanese, di essere nato nella città del Palio e di portarne avanti valori e tradizioni nello spirito della continuità, concludendo affermando che “Amo il Carroccio e Legnano ne ha bisogno!”.

Dopo aver estratto l’ordine di partenza della finale (San Bernardino, San Domenico, La Flora, San Magno) il Gran Maestro Giuseppe La Rocca ringrazia l’Asst Ovest Milanese per il grande impegno profuso nella lotta contro il Covid-19, soprattutto nei momenti più duri e più tristi che tutti speriamo definitivamente superati.
A ricevere il contributo, fatto anche di affetto e riconoscenza, il direttore Sanitario Cesare Candela, che invita tutti a non abbassare la guardia contro il virus e alla vaccinazione “unica arma per debellarlo”. Con lui i medici Laura Merlini, Alessandro Dainesi e Silvia Castiglioni.

Alle 22.56 tornano cavalli e cavalieri, alle 23.02 al canapo e, dopo una caduta (senza conseguenze) di Sant’Ambrogio per aver toccato la corda, si parte con lo stesso Sant’Ambrogio che manterrà la testa del quartetto sino alla fine. Dietro di lui si battono San Domenico, San Martino e San Bernardino.

Ordine di arrivo: Sant’Ambrogio, San Domenico, San Martino e San Bernardino.

Festa per i contradaioli del borgo, che rinnovano il loro… “abbonamento” alla Provaccia!

 

Le foto sono di Sergio Banfi e Francesco Morello