Bella serata già estiva, spalti affollati (più di quattromila i biglietti venduti) per la Provaccia del ritorno alla piena capienza dello stadio Giovanni Mari.
Come da tradizione, alle ore 20.15 entra la banda, mentre lo speaker racconta storia e momenti importanti del Memorial Favari.
Sfilano le venti associazioni sportive legnanesi con le squadre giovanili che poi occuperanno un intero settore dello stadio a loro dedicato.
Poi le Reggenze di Contrada e il Gran Maestro indirizza il saluto a pubblico e autorità raccontando con emozione l’esperienza del suo importante incarico e la gioia di tornare a pieno regime con la più bella e importante manifestazione legnanese.
(qui il discorso integrale)
Rimane al microfono davanti al Gruppo del Canapo che onora la memoria del dottor Alessandro Centinaio, recentemente scomparso, ascoltando il toccante discorso del Gran Maestro (qui il testo integrale) , che consegna a moglie e figlia dell’indimenticabile “Doc” la targa del Collegio a testimonianza del grande lavoro da egli svolto in tutti questi anni a fianco del Palio, per la salute e la sicurezza di fantini e cavalli.
Lo stesso Gran Maestro procede al sorteggio delle Batterie della corsa per la conquista della XXXVII edizione della Provaccia.
Prima batteria
Legnarello – Michel Putzu su Morning Glory
Sant’Erasmo – Nicolò Farnetani su Angelo Rosso
San Martino – Antonio Francesco Mula su Capriolo
Sant’Ambrogio – Giovanni Puddu su Aiò de sedini
Seconda batteria
Flora – Salvo Cataldo Vicino su Uragano rosso
San Domenico – Jacopo Pacini su Bramosu
San Magno – Mattia Chiavassa su Tarocco
San Bernardino – Alessandro Cersosimo su Ziculitth
Alla mossa Renato Bircolotti, in pista i cavalli anglo-arabi.
Prima Batteria
Alle nove e mezza in punto entrano i cavalli e dopo due partenze false, la terza vede subito Legnarello in testa, anticipando le potenzialità di un cavallo davvero lanciatissimo.
Sant’Ambrogio lo insidia ma resterà sempre secondo, mentre San Martino riuscirà solo a superare Sant’Erasmo cui toccherà il fanalino di coda.
Seconda batteria
Prende il via intorno alle dieci, con un certo nervosismo al canapo, che provocherà ben sette partenze false prima che Bircolotti dia buona l’ottava nonostante la reticenza di San Domenico che faticherà poi a riprendere il gruppo.
Manca ormai un quarto alle undici quando San Bernardino non ha difficoltà a prendere la testa, tallonato da San Magno che si preoccupa di mantenere l’accesso alla finale; Flora terza e San Domenico buon ultimo.
Tornano in campo le Reggenze, coi Capitani a spade sguainate per gli Onori al Gran Maestro, che procede all’estrazione dell’ordine di partenza della finale, che prende il via quando sono ormai le undici e mezza.
Dopo due false partenze a breve distanza l’una dall’altra, Legnarello sfodera nuovamente la potenza del suo bianco destriero, San Magno paga lo scotto di una partenza ritardata e non riesce a risalire la china.
Dunque Legnarello sugli scudi tra il giubilo della popolosa Contrada, davanti a San Bernardino, Sant’Ambrogio, San Magno.
(foto di Sergio Banfi e Francesco Morello)